La comunità internazionale sta riscontrando un particolare sempre più comune legato al virus del Covid 19, capace di prolungare i sintomi per oltre 4 settimane. Si tratta del cosiddetto Long Covid.
La maggior parte delle persone che hanno contratto la malattia non si sono ammalate in modo grave e sono guarite in tempi abbastanza brevi, ma una buona percentuale ha problemi a lungo termine dopo aver superato l'infezione originale, pur in mancanza di importanti sintomi iniziali.
La questione sta trovando ampio risalto, suscitando pareri contrastanti ed incerti, non ancora pienamente capaci di definire in modo univoco il fenomeno Long Covid, la sua frequenza ed i sintomi coinvolti di volta in volta.
Da quanto emerso finora, i sintomi più comuni del Long Covid sarebbero rappresentati da:
- Grande stanchezza
- Respiro affannato, palpitazioni, dolore o costrizione toracica
- Problemi di memoria e concentrazione (nebbia cerebrale)
- Gusto ed olfatto alterati
- Ansia e depressione
- Dolori articolari
Come detto, questi appena osservati sarebbero i più frequenti, ma uno studio dell'University College London (UCL) ha riscontrato ed identificato circa 200 sintomi, in grado di colpire 10 sistemi organici:
- allucinazioni,
- insonnia,
- alterazioni della vista,
- dell'udito e del ciclo femminile,
- perdite di memoria a breve termine,
- difficoltà legate al linguaggio,
- problemi gastrointestinali,
- vescicali,
- dermatologici
- e deambulatori.
La diffusione e la gravita dei vari sintomi è piuttosto variabile, e non esistono test standard in grado di riscontrare il Long Covid.
Di fatto, i sintomi di cui abbiamo parlato potrebbero avere cause diverse, slegate dal Covid 19 (diabete, carenza di ferro, ecc...) e bisognerebbe effettuare analisi approfondite prima di ricevere una diagnosi da Covid.
Inoltre, visto che Long Covid può influenzare le persone in modi diversi, non esiste un approccio che sia valido per tutti ed i piani terapeutici dovrebbero essere il più possibile personalizzati in base all'esperienza di ciascun individuo.
Esistono comunque delle linee guida che possono essere d'aiuto nel contrastare il Long Covid e trattare i sintomi più diffusi. Li vedremo nel prossimo paragrafo.
Approcci e trattamenti del Long Covid
Per gestire la fatica e l'affanno costante (anche detto “dispnea”) sarà necessario rilassarsi.
Pianificare per tempo le azioni quotidiane, evitare di sovraccaricare la giornata, prendersi cura di se stessi: in questo modo si gestiranno fatica ed affanno nel modo migliore.
Il termine relax deve occupare un posto di rilievo nel caso in cui fatica e respiro affannoso facciano la loro comparsa.
Per realizzarlo a pieno, bisognerà imparare a gestire la routine in modo più funzionale, cercando di ritagliare per sé stessi momenti di benessere: una poltrona relax elettrica risponde perfettamente ai criteri di relax e comodità necessari in situazioni del genere.
Per migliorare l'umore, allontanando ansia e depressione, bisognerà essere consapevoli, ammettendo che esisteranno giornate peggiori di altre, mantenere attiva la vita sociale, frequentando amici e parenti, cercando sempre, ogni giorno, di rendere la propria routine quanto più positiva possibile, in grado di far bene all'umore, spianando la strada a quella confortevole sensazione di stabilità.
In caso di dolori articolari o muscolari, potranno essere utili esercizi mirati alla flessibilità, come lo yoga ed il tai chi, ed esercizi di forza, come il sollevamento pesi.