La stanchezza sopraggiunge quando meno ce lo aspettiamo e può essere temporanea o durare per interi periodi. È sempre bene rivolgersi al proprio medico curante se i segni di stanchezza sembrano non terminare, così da escludere problematiche più serie. Vediamo insieme come affrontare questi cali di energia.
Ma quali sono le cause più frequenti di stanchezza?
- Sovraccarico lavorativo
- Cambio di stagione
- Stanchezza cronica
- Astenia
- Scarsa qualità del sonno
Sovraccarico lavorativo
La stanchezza maggiormente diffusa è quella fisiologica, ovvero quella che proviamo alla fine di una giornata colma di impegni o al termine di una settimana movimentata. Questa si risolverà semplicemente staccando la mente dal lavoro e dagli impegni familiari, dedicandosi al riposo e ad attività ricreative.
Cambio di stagione
Debolezza e spossatezza colgono molte persone durante il cambio stagione, in particolare quando arriva la primavera e l’autunno. Prestare un particolare attenzione al regime alimentare potrebbe essere una valida soluzione. Quando la primavera è alle porte, ad esempio, è consigliabile assumere cibi energetici come legumi, avena, spinaci e yogurt. Quest’ultimo, insieme all’avena, favorisce inoltre il regolare funzionamento dell’intestino.
Quando l’autunno è vicino si consiglia di optare per una dieta più equilibrata, con pasta integrale e uva, e nuovamente avena e semi di zucca, cibi energizzanti che possono supportarci nei momenti di affaticamento.
La stanchezza cronica
La stanchezza cronica è invece quella che supera la comune stanchezza, e non si allevia con il riposo, che sembra non bastare mai. Innanzitutto si devono cogliere i segnali che il nostro fisico ci invia, e ridurre il carico di stress, poiché evidentemente è arrivato il momento di rallentare i ritmi di lavoro.
Una poltrona relax rappresenta un valido alleato in questo caso, poiché aiuta a svolgere attività rilassanti in una posizione comoda e salutare. Questi prodotti sono infatti ergonomici e si adattano perfettamente al fisico di chi le utilizza, fornendo un giusto supporto al collo e alla schiena. Grazie ad alcuni optional come i braccioli estraibili, che consentono il passaggio dalla poltrona al letto e di avvicinarsi al tavolo, o il tavolino servitore, è possibile trascorrere del tempo leggendo o sorseggiando una tisana, o di fare dei piacevoli sonnellini.
Astenia
C’è poi l’astenia, cioè una stanchezza che si manifesta anche quando si riposa e che può peggiorare se si eseguono sforzi. Tale tipologia di stanchezza è di natura muscolare o nervoso e può essere scaturita da diverse malattie, tra le quali compaiono diabete mellito, anemia, ipotiroidismo o ipertiroidismo. Ci si può aiutare non soltanto con il riposo, ma con un’attività fisica leggere, come passeggiate all’aria aperta e giri in bicicletta.
Scarsa qualità del sonno
Infine compare un riposo non di qualità, fattore che può apparire banale, ma che al contrario è di primaria importanza. Stress accumulato e cattive abitudini possono condurre ad un sonno discontinuo o ad aver difficoltà nell’addormentarsi, con conseguente senso di affaticamento al risveglio. È in questo caso consigliabile non assumere caffeina, alcolici e cibi calorici la sera, e dedicarsi ad attività distensive prima di dormire. Qui potrete leggere qualche consiglio su 5 cose da fare prima di andare a dormire per riposare meglio.
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